Santuario dei cetacei Genova Liguria
Zifio

Durante l’escursione di sabato 8 giugno sono stati avvistati tre zifii al largo di Genova , nel Santuario dei Cetacei ed è un evento piuttosto raro.

Molti di voi si chiederanno che cosa sono gli zifii.

Questi mammiferi marini sono particolarmente difficili da incontrare e quindi poco conosciuti per non dire misteriosi.

Nonostante siano di notevoli dimensioni raggiungendo anche i 7 metri di lunghezza e 3 tonnellate di peso , tanto da confonderli a volte con le balenottere ,hanno un’ indole opposta alle stenelle : appena avvistati solitamente fuggono e si immergono .

Quindi poco socievoli e avvistarli per poterli studiare non è assolutamente facile .

La colorazione è tendente al grigio marrone e vivono generalmente in piccoli gruppi composti da 2-7 individui.

Arrivano ad un’età di 60 anni circa e assumono invecchiando una colorazione sempre più bianca o chiara .

A causa del dente sporgente che possiedono spesso si aggrediscono tra loro , specie nel periodo degli accoppiamenti , procurandosi notevoli graffi sul dorso .

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I giovani maschi sono sicuramente di indole aggressiva tra loro.

Campioni di apnea , riescono a immergersi per almeno 30 minuti raggiungendo anche i mille metri , a caccia di calamari .

Gli Zifii sono frequenti nel Mar Ligure  essendo stanziali , cioè non si spostano molto dalle loro zone ed  è relativamente facile incontrarli negli stessi luoghi in acque molto profonde , ma sono molto timidi e non si fanno avvicinare facilmente a tal punto che ancora adesso rimangono tra i mammiferi più sconosciuti e più studiati del Santuario dei Cetacei .

Pensate che i soli dati sulla loro conformazione fisica sono stati recuperati dalle rare carcasse spiaggiate .

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In Liguria, nel maggio 1963, nel giro di pochi giorni si spiaggiarono, lungo un arco di costa di alcune decine di chilometri, ben 15 esemplari di zifio. Non si è mai saputa la causa anche se la mano dell’uomo è probabile.

Lo zifio può essere attaccato dall’orca. Nel 1985, al largo di Finale Ligure, un’orca fu fotografata mentre staccava brani di carne da una carcassa fresca di zifio, che con ogni probabilità essa stessa aveva catturato.

La principale causa di mortalità per lo zifio in Mediterraneo sono comunque con ogni probabilità le catture accidentali in reti pelagiche derivanti.

Da segnalare l’ipotesi che alcuni degli spiaggiameneti collettivi di zifio (ad esempio quelli avvenuti alle Canarie, e forse anche quello in Liguria) fossero in qualche modo correlati con esercitazioni militari, e con conseguenti esplosioni subacquee..

Nella Lista Rossa della IUCN lo zifio è elencato nella categoria delle specie a rischio minimo , anche se non si conosce il loro numero e nulla sulla loro riproduzione e cura dei piccoli.

Ci sono in atto ricerche da parte di vari enti (Fondazione Cima) per svelare i misteri che ancora avvolgono questi particolari mammiferi marini e la Liguria con i suoi operatori è all’avanguardia .

Sono una ricchezza del nostro mare che bisogna assolutamente preservare cercando di non essere invadenti nei loro confronti e rispettando la loro timidezza .

Insomma lasciarli ancora avvolti ancora un poco nel loro mistero , come fossero tribù sconosciute nella foresta amazzonica,……

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