Vorrei attirare la Vostra attenzione su un articolo trovato ieri sul Fatto Quotidiano :
In Sudafrica e in Sicilia si nasconde un veleno letale. E riguarda tutti noi
Titolo molto inquietante che ,catturando la mia attenzione, mi ha portato su un libro di recente stampa che descrive molto chiaramente la situazione attuale del nostro mare Mediterraneo e non solo . Ormai tutti evitano il tonno del Pacifico , pericoloso per le sostanze radioattive che ormai si sono diffuse dal Giappone ma la situazione qui vicino non è molto diversa per vari motivi . Gli squali bianchi del Sudafrica hanno tanto piombo in corpo che solo una minima parte sarebbe letale per noi umani.
Il titolo del libro è : Come è profondo il mare scritto da Nicolò Carnimeo
Questo libro consigliato nell’articolo mi ha aperto visioni a dir poco apocalittiche e dove sempre , dico sempre la mano dell’uomo incosciente è presente e dove il dio denaro imperversa distruttivo sulle sorti del pianeta.
A dir la verità sono ormai stanco di leggere solo di realtà negative , e mentalmente comincio anche a soffrire ma non si possono chiudere gli occhi , sempre , anzi la conoscenza è la presa di coscienza sono le armi migliori , come i giovani hanno dimostrato nella manifestazione friday for future
Ecco cosa ci racconta questo libro :
Quanta “plastica” può tollerare il nostro organismo? Quanto mercurio c’è nel pesce che mangiamo? L’Adriatico è una discarica di tritolo? Perché meduse e alghe aliene invadono i nostri mari? A queste domande pochi sanno rispondere, non vi è coscienza di quanto oggi accade nel mare, come e perché il Mediterraneo e gli oceani stiano mutando rapidamente sotto i nostri occhi inconsapevoli. Da qui nascono tre reportage che Carnimeo ha scritto navigando oltre le rotte convenzionali nel mare di plastica, nel mare di mercurio e nel mare di tritolo: un’immensa discarica, fotografia e conseguenza del modo in cui abbiamo scelto di vivere. C’è però chi non ci sta a lasciare questa pesante eredità alle generazioni future.