Disastro ambiente Liguria GenovaDisastro ambientale nel cuore del Santuario
Sono 600 le tonnellate di gasolio riversate nel cuore del Santuario dei Cetacei la notte del 8 ottobre scorso al largo di Capo Corso .
Il disastro ambientale sembra di notevoli proporzioni ( 10km/q di superficie marina inquinati ) .
Navi attrezzate come la Castalia ed altre sono intervenute velocemente per limitare i danni .
Esistono regolamenti a livello internazionale per la prevenzione degli inquinamenti in mare ( Convenzione Solas ) e  navi ed equipaggi hanno dotazioni, preparazioni e  norme di procedura molto rigide  quindi si può affermare senza smentita che pur avendo ridotto con la Solas  al minimo i rischi , esempio fino allo 0,1 %  di probabilità , ebbene sempre esiste ed esisterà lo 0,1%  che il disastro accada .
Il Santuario dei Cetacei ha un equilibrio talmente fragile che basta poco per alterarlo pericolosamente perdendo una ricchezza di specie marine di grande importanza . E lo 0,1% è ancora troppo .
Pensate che sono un centinaio le navi che giornalmente lo attraversano da ogni parte e pensate che le navi al passaggio creano un forte inquinamento acustico che è fonte di disagio per i cetacei che spesso non riescono a comunicare tra loro. Quindi che fare ?
Molte le idee anche passate come ad esempio istituire delle rotte a corridoio per circoscrivere incidenti .
Per tutelare le specie protette si è chiesto alle navi di limitare velocità ed emissione di gas di scarico .
Si stà pensando ( Savona ) ad un sistema di avviso via radio alle navi in caso di rotta di collisione con gruppi di grossi cetacei , rilevati con sensori .
Si stà cercando di migliorare la sicurezza alla navigazione con sistemi radar e informatici capaci di rilevare criticità nelle rotte che si incrociano  stile aviazione , e ovviamente si spera che armatori e comandanti possano avere il buon senso di limitare le velocità e di conseguenza le emissioni di gas e acustiche .
Le sanzioni dovrebbero essere applicate e salate in un ambiente protetto come il Santuario e i controlli più serrati .
Migliorare la manutenzione delle navi e professionalità degli equipaggi con investimenti mirati in modo che quel 0,1 % possa diventare lo 0,001%.
Questo ultimo disastro potrebbe creare problemi notevoli specie in un anno ( 2018 ) che ha visto un’incredibile aumento   di avvistamenti anche di rari cetacei ( globicefali e grampi ) che ha fatto ben fa sperare per il futuro .
Un futuro che a volte mi sembra nero , come il petrolio versato . Basterebbe il buon senso di tutti e l’amore per il mare e arrivare allo 0,00000000….. per vedere sempre il blu , il blu intenso di questo paradiso.

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