Liguria Genova

Enti che si occupano del Santuario dei Cetacei

Il Cima Research Foundation è un Ente di ricerca senza scopo di lucro attivo nel promuovere e sostenere la formazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico nei campi della Protezione Civile, Disaster Risk Reduction e Biodiversità.
Fondata nel 2007 come evoluzione del pre-esistente Centro Interuniversitario di Ricerca in Monitoraggio Ambientale, Fondazione CIMA ha come Enti fondatori il Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Università degli Studi di Genova, Regione Liguria e Provincia di Savona.
Il Cima Research Foundation  stà costruendo una rete di collaborazioni importanti anche con altri enti di ricerca come Arpal, Università di Genova, Tethys e Acquario di Genova».
L’osservazione della dinamica dell’ecosistema, ed in particolare il monitoraggio di bio-indicatori quali i cetacei, rappresentano per la Fondazione strumenti necessari per una corretta gestione e conservazione dell’ambiente marino. Lo studio dei cetacei richiede un approccio interdisciplinare: la collaborazione di fisici, oceanografi, ingegneri, ecologi e biologi permette di avere una visione quanto più globale dell’ecosistema studiato.

Nell’ambito del monitoraggio dell’ecosistema pelagico gli esperti della Fondazione CIMA partecipano alle uscite di avvistamento cetacei con obiettivi a lungo termine quali accrescere lo stato attuale delle conoscenze sull’importanza ecologica dell’area Pelagos per i predatori di vertice della catena alimentare marina e descrivere le baseline conditions necessarie per valutare lo stato di conservazione delle specie presenti.

Il sito della Fondazione CIMA  http://www.cimafoundation.org/

Cetacei, in dieci anni 8.000 avvistamenti


La Fondazione Cima, il Centro in monitoraggio ambientale che ha sede al Campus universitario di Savona, ha compiuto dieci anni di attività. Numeri da record, per l’osservazione di balenottere, delfini, globicefali e stenelle nel Santuario dei Cetacei. In dieci anni di osservazioni, con il programma «Cestasmus», che in questi anni ha coinvolto 70 studenti in arrivo da ogni parte del mondo per approfondire gli studi sull’ecosistema del mar Ligure, gli avvistamenti sono stati circa 8 mila, le balenottere osservate 1.600, i globicefali visti sono stati 516 e 41.500 le stenelle.