Eredità del 2020
Il 2020 ci ha lasciato una pesante eredità sulle problematiche ambientali , ( enormi incendi in Australia e Amazonia ) e notizie pessime si sono alternate a future speranze sull’ambiente . Un chiaro scuro che la pandemia ha messo in risalto : tutti hanno notato come durante il lockdown la natura si è ripresa gli spazi che l’uomo aveva provvisoriamente abbandonato.
Ma sappiamo che senza attuare veri cambiamenti questi spazi saranno ancora persi nell’ambiente quando la pandemia scomparirà. Si potrebbe quindi dire che grazie alla Pandemia Covid 19 la presa di coscienza sulle tematiche ambientali si è diffusa nell’ultimo anno come non mai a livello mondiale . Il rapporto tra noi e la natura và ripensato : il covid ci ha mostrato la strada per il futuro : ricerca scientifica e etica ambientale.
Quindi cosa ci può riservare il prossimo futuro ? Ecco alcuni punti che ci fanno ben sperare per il 2021.
Il Green Deal Europeo
Il primo segnale sull’ambiente è arrivato dall’Unione Europea : il Green Deal Europeo . Annunciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen già a fine 2019.
Il Next Generation Eu, prevede che il 70% dei fondi erogati da Bruxelles siano spesi per la conversione delle economie da un modello basato sui combustibili fossili a uno basato sulle energie rinnovabili. Il recovery plan targato Italia ( 209 miliardi di euro ) prevede una notevole quota riservata all’ambiente . Non solo ma i capi di governo della UE si sono impegnati ultimamente a tagliare del 55% le emissioni entro il 2050.
Covid : vaccino in tempi record
La creazione di un vaccino in tempi molto rapidi ha segnato un incredibile record storico . L’emergenza sanitaria a livello mondiale ha costretto molte nazioni a dirigere enormi sforzi tecnologici e finanziari alla ricerca di una soluzione . I risultati sono stati eccezionali e la guerra contro il virus sembra essere ormai vinta . Quindi questo dimostra che quando si è difronte a gravi emergenze si possono trovare subito anche soluzioni per l’ambiente . Insomma l’Homo Sapiens ha le armi e la capacità di salvare questo pianeta contro i cambiamenti climatici . E’ solo questione di volontà condivisa da tutti.
Il tramonto del petrolio,l’alba del solare
Finalmente si scorge , seppur ancor lontano , il tramonto dell’industria petrolifera. Basta guardare gli indici della Borsa USA per accorgersi che le aziende petrolifere sono ormai agli ultimi posti come valore quotato e pensare che solo agli inizi del duemila erano seconde dopo il settore tecnologico. Nell’agosto scorso, Exxon Mobil è scomparsa dal Dow Jones Industrial Average, il più noto indice azionario della borsa di New York.
Al contrario società che trattano energie rinnovabili si trovano ormai nell’indice borsistico americano a competere alla pari con quelle del fossile.
La strada è segnata . Il futuro per l’ambiente , e lo sanciscono gli investitori, è nel solare.
La Cina , gli Usa e l’Europa protagonisti per il futuro verde
Ottima notizia arrivata da Pechino il 22 settembre scorso, quando il leader cinese Xi Jinping ha annunciato che il suo paese sarà a emissioni zero entro il 2060. Se queste saranno intenzioni serie è tutto da vedere , visto che la Cina ha bisogno di enormi quantità di energia per la sua industria e il fossile è ancora fonte primaria a scapito dell’ambiente .
Gli Usa cambiano presidente e nel programma di Biden è nota l’intenzione di reintegrare gli USA negli accordi di Parigi , che finalmente potrebbero almeno avvicinarsi agli obbiettivi proposti senza rimanere lettera morta, come sembrava . Si è passati insomma dal Trump che negava il riscaldamento globale al Biden che ha nominato un dream team per l’emergenza climatica. Buon segno se Cina Usa e Europa cominceranno a collaborare finalmente creando un tavolo comune per affrontare i cambiamenti climatici . Questa potrebbe essere la vera svolta del 2021
Nota negativa : salta blocco trivelle in Italia
Tra alcune buone notizie per l’ambiente risalta in negativo invece l’ultima manovra del governo italiano di sbloccare le ricerche di idrocarburi nei nostri mari . Idea in controtendenza con i propositi del governo e sopratutto con il Green Deal Europeo . Governo debole e ricattato che non riesce ad opporsi alle lobby petrolifere nonostante le promesse fatte . Ben 53 concessioni di ricerca di energie fossili sopratutto nel mar Ionio e Adriatico . Molte le associazioni e i gruppi di cittadini che si stanno mobilitando per non vedere zone incontaminate del mare e della costa ridotte a discariche maleodoranti. Zone che potrebbero essere risorsa per lungo tempo a livello turistico e di protezione ambientale . Idea folle perchè l’Italia dovrebbe invece elaborare una strategia comune con tutti i paesi vicini che protegga il nostro mare Mediterraneo per le future generazioni .
Per avere un’idea più chiara sul problema trivelle : https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/1269546/con-il-milleproroghe-tornano-le-trivelle-il-pericolo-incombe-sui-mari-della-puglia.html