Ogni anno il 5 giugno le tematiche ambientali e la biodiversità vengono poste all’attenzione della comunità internazionale e dei governi per sensibilizzarli sull’importanza della difesa del pianeta, avviato verso un drammatico squilibrio naturale .
La giornata mondiale dell’ambiente è una festività proclamata nel 1972 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite . È stata celebrata per la prima volta nel 1974 con lo slogan Only One Earth.
Questo è l’unico pianeta disponibile per noi umani e ai ritmi attuali presto potrebbe diventare invivibile . Siamo davanti ad un drammatico declino della biodiversità del pianeta.
Circa un milione di specie viventi (su un totale di quasi 9 milioni ) sono minacciate di estinzione. Siamo di fronte alla sesta grande estinzione massa. Molti ecosistemi sul pianeta sono distrutti, solo una piccolissima parte è rimasta incontaminata. L’inquinamento da energie fossili ha raggiunto le vette dell’Everest , le api stanno scomparendo compromettendo anche la nostra alimentazione.
Gli allevamenti intensivi scaricano antibiotici nei fiumi e nei mari compromettendo la nostra salute contro i batteri , la plastica ha formato isole gigantesche negli oceani entrando nella catena alimentare del mondo marino .
In breve il pianeta stà soffrendo e anche la nostra sopravvivenza sarà difficile se non fermiamo il disastro ambientale che solo noi umani abbiamo creato.
La pandemia Covid di questi mesi sembra essere solo un antipasto di quel che succede se violiamo le biodiversità continuando a disboscare , usando allevamenti intensivi , respirando polveri sottili e riscaldando il clima.
Ormai 3 cittadini su 4 ritengono in Italia il problema ambiente molto importante . Il lockdown come lato positivo ha risvegliato la natura : siamo rimasti meravigliati in queste ultime settimane ammirando tanti animali riprendersi gli spazi degli umani, acque pulite , aria respirabile . Tutto non dovrà essere come prima. La natura c’è lo chiede .
Molti sono i segnali a livello politico che finalmente qualcosa si muove nella giusta direzione : l’Unione Europea stà spingendo molto ( anche finanziando con montagne di euro ) affinchè tutti i governi europei adottino misure Green .
La Germania ha stanziato 130 miliardi di euro per lo sviluppo green ed abbandono progressivo delle energie fossili . La Francia si avvia verso la stessa direzione e l’Italia seppur timidamente ( vedi tassa sulla plastica ) sembra unirsi alla visione di un futuro prossimo più vicino alla tutela ambientale.
Forse la Pandemia qualcosa ha insegnato . La natura, avverte l’Onu, “ci sta inviando un messaggio”. Dobbiamo raccoglierlo .