E’ notizia recentissima che l’organizzazione no profit Orca Guardians Iceland che si occupa della protezione delle orche e del loro habitat in Islanda ha dato prova della provenienza delle orche ” genovesi ” proprio dalle coste islandesi con una migrazione di 5200 km quindi eccezionale .
Questo è il primo record in assoluto di orche che migrano tra Islanda e Italia nella storia della ricerca sulle orche ed è con oltre 5.200 km una delle rotte migratorie più lunghe mai registrate al mondo.
La prova è arrivata dalle foto scattate a Genova e confrontate con l’archivio in loro possesso.
Molti hanno contattato l’organizzazione islandese per avere info del motivo della loro lunga presenza davanti il porto di Genova e ricordiamo che Orca Guardian è sicuramente tra le organizzazioni al mondo che più conoscono questi bellissimi cetacei .
Qui avete una traduzione di ciò che loro pensano stia accadendo e consigliano come procedere , specie ciò che concerne la loro alimentazione .
L’Islanda offre sicuramente maggior cibo e diversificato a queste orche , cosa che non può succedere davanti a Genova e quindi c’è da capire come si stanno alimentando e cosa le trattiene a pochi metri dalla costa.
Potete trovare ovviamente il loro post in originale inglese sulla loro pagina Facebook https://www.facebook.com/orcaguardians/
Ecco comunque un riassunto tradotto utile per capire meglio la situazione .
UN ALTRO AGGIORNAMENTO SUL “GENOVA 4”: Abbiamo ricevuto molte domande sul comportamento alimentare delle 4 orche e su come aiutarle, e siamo lieti di fornirvi tutte le informazioni che potrebbero essere utili per migliorare la loro situazione
Il 3 luglio 2017, il gruppo è stato visto nutrirsi di aringhe nell’Islanda occidentale, insieme a un altro gruppo islandese. Abbiamo osservato diversi membri del gruppo che trasportavano aringhe in superficie e intere aringhe erano raccolte da gabbiani. Ciò significa che queste orche sicuramente mangiano pesce. Ci sono orche in Islanda che possono nutrirsi di pesci e mammiferi marini, quindi non si può escludere che anche queste orche possano catturare prede più grandi.
Una possibile spiegazione del comportamento delle orche a Genova è che ci sono piccoli tonni vicino al porto (come abbiamo sentito più volte dai locali) e potrebbero nutrirsi di questo. Quindi, ogni tanto, potrebbero andarsene per trovare altre fonti di cibo, ma, poiché potrebbero non trovare niente di meglio, torneranno nell’area. Questa è solo una teoria, ma spesso si può osservare che le orche in Islanda si nutrono nello stesso punto per diversi giorni, quindi esplorano l’area per la prossima fonte di prede, ma spesso ritornano nello stesso punto, il che dà loro le migliori condizioni disponibili per l’alimentazione.
La domanda qui è se si stanno effettivamente alimentando mentre si trovano nel porto e se questo è stato davvero osservato . In Islanda si osservano spesso orche che spingono un singolo pesce con il becco di fronte a loro, e se le orche si nutrono vicino al porto, l’inseguimento del comportamento, se osservato, potrebbe essere un’indicazione che stanno perseguendo pesce. Chiunque abbia scattato foto alle orche può dare un’occhiata alle loro immagini se c’è qualcosa da vedere di fronte a loro mentre affiorano. Finora non l’abbiamo osservato in nessuna delle foto che ci sono state inviate e sarebbe piuttosto difficile vederlo non appena il mare sarà un po ‘agitato.
Se trovi qualcosa che sembra una preda di fronte all’orca, mettiti in contatto!
Dunque la possibilità che siano costrette a stazionare in quella zona è dovuto al fatto che solo davanti al porto riescono a trovare cibo come tonnetti e pesci simili . Ma per verificare questa ipotesi è necessario materiale fotografico che dimostri le orche a caccia di pesce , ….nel caso non sia questo il motivo della loro permanenza allora altra ipotesi è purtroppo la salute molto precaria che non permette lunghe migrazioni …..attendiamo news .