Il Mediterraneo purtroppo stà vivendo una situazione sempre più difficile, il suo ecosistema è ormai a rischio . E’ uno dei mari al mondo se non il primo , per sfruttamento ittico .
Stati europei come la Francia ,Italia e Spagna si sono impegnati a seguire norme per la tutela del Mare Nostrum . Altre nazioni , in specie le nord africane , invece sono largamente permissive nei sistemi di pesca adottati . Una strage per molte specie marine .
Un termine di comparazione per la salute dei mari è la presenza dei predatori come gli squali e la metà delle specie di squali esistenti nei nostri mari sono a serio rischio estinzione .
Quasi l’80% degli stock ittici valutati nella regione mediterranea è sovrasfruttato e tra i Paesi che catturano gli squali ai primi posti ci sono la Libia (4.260 tonnellate) e la Tunisia (4.161 tonnellate) che catturano circa il triplo di squali e razze rispetto all’Italia (1.347 tonnellate) e all’Egitto (1.141 tonnellate).
Questi sono numeri che non possono essere più accettati per il bene del nostro mare .
Nuove normative e accordi con tutti i paesi che si affacciano nel Mediterraneo sono ormai fondamentali e spero che l’Italia sia in prima fila a promuovere la difesa del nostro mare.
Pescare squali inoltre è insensato perchè spesso sono venduti come pesce spada ( frode alimentare ) e contengono in alcuni casi , percentuali di metalli pesanti ben oltre i limiti consentiti . Quindi pericolosi per la salute umana .
Ottimi articoli di approfondimento da leggere su questo problema su RivistaNatura (articoli di Andrea di Piazza ) e sul Secolo XIX