Finalmente un pò di buon senso .
Il Mise oggi ha firmato lo stop alle concessioni per la ricerca e perforazione in mare di petrolio e questa è sicuramente una vittoria di tutte le associazioni e cittadini che si sono subito mobilitati per fermare il disastro annunciato.
Il ministro per l’ambiente Conte aveva immediatamente detto che mai avrebbe avvallato i permessi e avrebbe impedito in ogni maniera questi progetti .
Sono ben 36 i permessi bloccati per 3 anni richiesti da varie compagnie petrolifere per la ricerca di petrolio lungo le coste italiane di cui tre quelli famosi per il Mar Ionio che hanno scatenato il caos al Governo .
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Il pericolo sembra scampato ma ricordiamoci che le multinazionali petrolifere non si danno mai per morte quando sentono odore di petrolio e dollari e ricordiamoci che il Mise ha solo sospeso le concessioni e quindi è obbligo vigilare .
E’ incredibile la sfacciataggine di chi vorrebbe realizzare questi progetti di estrazione in un periodo storico dove le statistiche mostrano gli ultimi 4 anni come i più caldi della storia umana .
Gli accordi presi al Cop 24 di Katowice chiedono la riduzione immediata dei combustibili fossili per non sforare il famoso grado e mezzo entro il 2050. Trivellare il nostro mare sarebbe un’idea contraria agli accordi e un ritorno al medioevo industriale.
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Ma queste trivellazioni in mare non sono state fermate solo per” global warming” emissioni di Co2 , ma sopratutto per l’impatto ambientale sull’ecosistema marino . Il sistema di ricerca di petrolio e gas prevede uso di bombe ad aria compressa ” airGun” che creano esplosioni sonore sismiche sotto il fondale marino che possono uccidere ampi banchi di plancton, la base della catena alimentare marina, e l’onda sonora prodotta è letale per i cetacei e numerose specie marine . Inoltre ci sarebbero problemi di inquinamento da idrocarburi, solventi e polveri sottili .
L’Italia si stà dimostrando una delle nazioni più green essendo già la quarta produttrice di energie rinnovabili al mondo e con investimenti in crescita che bene fanno sperare . Pensate che l’Assomineraria , associazione italiana produttori energie fossili ha chiesto al governo di non perdere i vantaggi economici di bilancio nazionale che ci sarebbero con i permessi di estrazione programmati ” il nostro mare è pieno di gas e petrolio per soddisfare tutta la nazione ” .
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Perfetto il paese è pieno anche di sole e vento inesauribile a costo e impatto zero e il mio non è parlar banale , da ambientalista da salotto , infatti è noto ormai che le rinnovabili hanno dei costi di produzione , manutenzione ed efficienza sempre più economici grazie alle continue innovazioni tecniche . Le rinnovabili adesso possono gareggiare alla pari in efficienza con le fossili e questa dovrebbe essere la svolta tanto attesa per decidere i programmi di sviluppo energetico del paese per il futuro senza ripensamenti o abbagli di petroldollari facili.
Per concludere aggiungo che pensando al futuro dei figli per un mondo più vivibile , oggi qualche speranza in più fortunatamente è arrivata .